Prima di utilizzare un pulitore a vapore è bene ricordare che va passata l’aspirapolvere o anche una tradizionale scopa con paletta, per alzare da terra quanta più polvere possibile o briciole. Per ottenere dei buoni risultati con la pulitrice a vapore, questo è un passaggio fondamentale. Inoltre è importante anche per mantenere il massimo dell’efficienza dei pulitori a vapore con aspirazione e farla durare il più a lungo possibile. Se non si effettua questo primo passaggio si rischia di trasportare per tutta la casa il sporco, oltre a creare un cattivo odore che successivamente sarà difficile da eliminare o anche solo da coprire.
La prima operazione, dopo aver spazzato per tutta la casa, è quella di fissare il panno in microfibra alla base del pulitore a vapore professionale. Ovviamente questa è un operazione che va fatta ad apparecchio scollegato e non in funzione (sembra banale, ma è sempre bene ricordarlo). La pulizia a vapore è un apparecchio in grado di generare calore molto rapidamente raggiungendo i 100 gradi, quindi c’è il rischio che ci si possa ustionare. In seguito va riempita la vaschetta dell’acqua ma massima attenzione.
Riempimento senza detergenti
Solitamente è possibile utilizzare anche l’acqua del rubinetto, ma a seconda dei modelli di pulitore a vapore, potrebbe anche essere necessario utilizzare dell’acqua distillata, far comunque sempre riferimento alle indicazioni fornite dal tuo rivenditore o al libretto delle istruzioni. Una volta eseguita quest’operazione, pulitore a vapore va accesa e si attende qualche minuto, il tempo che si entra in temperatura a cento gradi. Questo tempo varia di modello in modello, secondo la potenza del pulitore a vapore può andare da pochi minuti a qualche decina di minuti.
Pulire con il vapore ha dei movimenti ben precisi, in avanti per favorire la fuoriuscita del vapore, verso dietro per raccogliere lo sporco sciolto. Il vapore si asciuga da solo e molto velocemente, quindi una volta passati su una zona, si può passare rapidamente alla zona successiva senza insistere troppo, a meno che non si tenti di rimuovere qualche macchia più ostinata. Quando si ha terminato, si spegne pulitore a vapore e dopo aver atteso qualche secondo, si rimuove il panno in microfibra. Solitamente questi panni possono essere lavati, ovviamente far sempre riferimento al libretto d’istruzioni dell’apparecchio, ma se così non dovesse essere, si consiglia di procurarne di nuovi migliori e lavabili per una maggiore praticità. Quelli possono anche essere comodamente lavati in lavatrice per poi essere riutilizzati.
Pulisce ogni superficie
E’ possibile utilizzare tranquillamente il vapore secco della scopa anche su superfici che non siano sigillate. In poche parole, il pulitore a vapore è adatto per quel tipo di superficie come i parquet, vinili, laminati o i pavimenti sensibili al calore, che non siano state sigillate. Grazie anche a questi pavimenti sempre più evoluti questi pulitori a vapore sapranno togliere fin al 99,9% di germi.
I panni dele scope a vapore, sono progettati per durare molto tempo, questo però avviene solo se si prendono le giuste precauzioni. Dopo aver utilizzato la pulitore a vapore a esempio, è buona norma svuotare completamente il serbatoio dell’acqua, mentre il panno in microfibra va sempre rimosso dopo ogni utilizzo e lavato in maniera esemplare.